domenica 28 dicembre 2008

Capodanno da leoni!

Nell'attesa di un racconto dettagliato del nostro primo natale sudafricano...
tanti auguri a tutti di un happy end of the year and happier beginning of 2009!

...roooarrr

marco e annalisa


mercoledì 10 dicembre 2008

Burocratic staff

Vorrei parlarvi della burocrazia sudafricana, nella cui rete siamo rimasti invischiati sia io che marco e non si trova il modo di uscirne...sono ormai tre settimane che facciamo documenti, scriviamo lettere, rispondiamo alle domande piu' assurde, compiliamo application form di tutte le forme e misure, abbiamo allegato la fotocopia del nostro passaporto praticamente a tutto, manca solo darla alla cassiera del supermercato (ma sappiamo che presto o tardi la vorra' anche lei..), abbiamo dato il nostro numero di cellulare e di casa a chiunque, ma niente, siamo sempre al punto di partenza... la strada per ottenere una stupidissima card ed essere finalmente registrati alla UCT sembra ancora lunga.
Lasceremmo perdere e saremmo pronti a rinunciare a questa stupidissima card se non fosse che senza di LEI non abbiamo accesso a niente, niente di niente di niente...laboratori informatici sbarrati, internet connection da casa inesistente (anche se in teoria ne avremmo diritto), doppione di un'ulteriore card elettronica per accedere al nostro appartamento impossibile, impianti sportivi dell'universita' impraticabili...un supplizio! C'e' tutto ma non possiamo usarlo...
La beffa e' che continuiamo a lavorare (vabbe, parlo per marco!) e fino ad ora non abbiamo ancora visto un soldino...perche'? perche' non abbiamo la card!
Ma siamo fiduciosi e non molliamo, sicuri che tutto questo contribuira' a renderci delle persone migliori e piu' forti...sigh!

Tuttavia, cio' che possiamo fare liberamente e senza card e' scorrazzare con la nostra Tazz per le strade e le spiagge...
Domenica siamo andati alla scoperta della mitica False Bay...
Le spiagge infinite e la sabbia impalpabile e bianca ci hanno ripagato di tutte le minchiate burocratiche subite durante la settimana...il tuffo nella fresca acqua oceanica ha rinfrancato le nostre menti...le colorate imbarcazioni dei pescatori e la vendita del pesce freschissimo al mercato ci ha fatto sorridere il cuore...e la fritturina di pesce in riva al mare ha fatto il resto!
Quello che vedete ne e' il resoconto per immagini...






venerdì 5 dicembre 2008

Sospiro di sollievo...

La vera gioia e' trovarsi in un luogo dove alla domanda: “Where are you from?” e alla risposta “Italy”, gli altri non reagiscono con la solita, un po' stancante e ormai obsoleta frase da europeo: “Aaaaah Italy, pizza, sole e mandolino”...
Eravamo pronti a questo tipo di reazione e con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che quaggiu' dell'Italia sanno ben poco e quello che sanno e' pure un po' sbagliato...ma fa tanto ridere!
L'altro giorno camminavo per i corridoi del Dipartimento e mi sono imbattuta in un simpaticissimo “collega”, Everest. Tutto emozionato mi dice che purtroppo dell'Italia non conosce quasi nulla (lui viene dal Congo..) ma UNA cosa la sa, una ed una sola e me la confida tutto impaziente con un sorrisino un po' ammiccante:” Yes, of course, Italy...Sylvester Stallone”....
Resto un po' sulle mie, non so se ridere o fargli notare che Stallone, nonostante il cognome, di italiano non ha decisamente molto ma poi mi dico: “Ma perche' no...” e alla fine mi esce con un filino di voce “Yes Stallone...” e, tirando un sospiro di sollievo, tiro avanti per la mia strada...

martedì 2 dicembre 2008

The First Week has gone...

Questo e' il primo breve racconto su Cape Town, scritto a quattro mani nella dining room della nostra nuova (provvisoria) casa...

L'arrivo
Un raggio di sole entrò furtivo dal finestrino dell'aereo...
Era l'alba sudafricana della nuova vita.
Una vita inaspettata per le 7 di mattina ci attendeva all'esterno dell'aeroporto,
con annessa una simpatica tassinara.
Le prime sensazioni, ovattate dal trans-continental flight, furono condotte dai nostri occhi abbagliati dalle pendici della maestosa Table Mountain e dalla Ordinaria Piscina del nostro Spazioso Flat.
iiieah!
La giornata scivolò via attraverso stuzzicanti sorprese tra cui il nostro Spazioso Flat, il caldo in maniche corte, la mensa dell'università (con biliardo e cameriere), l'edera sugli edifici coloniali dell'università, la conoscenza dei nostri collegues, lo scontro con l'elefantiaca burocrazia (ancora non ne siamo usciti) e la cucina tipica sudafricana (tagliata di springbok a 5 euro) per concludere.

Day 1

Un nuovo giorno iniziò assai presto, ma non per l'euforia di trovarsi in un nuovo continente, piuttosto per le tende bianche senza scuri accompagnate dal sorgere di un potente sole africano intorno alle 5.
Ma il buongiorno si vede dal mattino...
Mentre l'Uno si dirigeva verso un seminario programmato per le 12, preceduto da un'ora di tea-time e seguito da pranzo al circolo di golf, l'Altra andava alla scoperta del colorito territorio circostante: la prima spesa al supermercato.
Gli autoctoni si presentano molto molleggiati con vaporose capigliature jamaican style.
Per strada, ad un tratto l'Altra odeva:" hey lady, do you need help?" mentre si apprestava al rientro allo Spazioso Flat con svariate quantità di derrate sotto il sole a picco delle 12 e rispose "Anche si, thank you" con perfetto accento triestino; era una coccolissima cinquantenne per 100 chili babbuskona sudafrikaan...
Poi fu la volta del benzinaio staylier che abbandonò la pompa di benzina per accompagnare l'Altra nel secondo supermercato della main road, dove, perfettamente a suo agio nel nuovo ruolo di casalinga, confrontava ogni prezzo.
iiiieah!
Ma al crepuscolo: nostalgia canaglia; l'Uno e l'Altra affondarono i loro visi arrossati dal sole in un piattone di fusilli alle melanzane.

Day 2

L'Uno sfoderò la mascherina-gadget lufthansa per affrontare la nuova alba, mentre l'Altra imperterrita sfidava il sole.
I visi bianchi (ma arrossati) entrarono in banca ad inaugurare il nuovo conto in randellate sudafricane, prima di una folle corsa in taxi nel tentativo di essere puntuali all'appuntamento col professore dell'Altra. Immediatamente scoprirono che fino ad un'ora di ritardo è considerato anticipo.
L'avocado, detto avo, te lo ritrovi, in un modo o nell'altro, in ogni piatto o panino. D'ora innanzi, dati i gusti divergenti, il paninaro dell'upper campus (e noi con lui) ci soprannominerà ConAvo e SenzAvo.
Il torrido pomeriggio costringe SenzAvo all'inaugurale bagnetto nella piscina dello Spazioso Flat.
Serata al Michelle's birthday, ovvero braai (barbecue) in giardino, ma niente carne di coccodrillo, solo salsiccioni di porcello o vitello: tutto il mondo è paese.
Per la sera e per tutto il giorno successivo SenzAvo e ConAvo furono scortati da due amici automuniti e, ovviamente, italiani, anzi romani.
Apriamo un capitolo: il terrorismo psicologico sulla sicurezza.
Parlare con le persone sbagliate, osservare alcune recinzioni con filo spinato, corrente elettrica e tornelli per entrare e incontrare many many junkies può instillare il baco della paranoia, soprattutto in ConAvo.
Parlare con le persone giuste (tipo benzinaio ieah-okkei), gironzolare per le strade e andare a far la spesa rasserena lo spirito e induce un riso perpetuo, soprattutto in SenzAvo.

Day 3
Anche l'Afrikaan, come il napolicchio, cerca di...raggirarti.
Nell'acquisto di una fiammeggiante toyota tazz (non del cess), SenzAvo e ConAvo assistirono a tattiche decisamente italian style: il risultato finale fu.. un intortamento totale che si concluderà venerdì con un passaggio di proprietà, anticipato dal versamento di 38000 randellate tutte sull'unghia. Ma SenzAvo e ConAvo sono contenti.
Il fine settimana vide ConAvo e SenzAvo bighellonare tra il WaterFront, il centro città e la scoperta del corrispettivo afrikaan delle osmizze triestine: le wine-roads.
L'obiettivo del pomeriggio tutto italiano, cioè la cittadina di Stellenbosch, non fu mai raggiunto, ostacolato da assaggi di merlot e cabernet (si, proprio loro, ma con 14-15° alcolici) nei prati inglesi delle assolate farms coloniali sulle colline lungo la strada.
Spinti dal sottile terrorismo psicologico inculcato loro, ConAvo e SenzAvo chiamarono un taxi dallo Spazioso Flat per percorrere 2 km (pagando 80 randellate) e raggiungere la vita notturna del camaleontico quartiere di Observatory. Con annessa partitina a biliardino.

Day 4
Sbagliando s'impara, o meglio, fessi un pò, ma mona no, o meglio la prima volta telefoni al taxi, la seconda fischi al minibus. Basta consegnare 5 rand ad un urlatore che in coppia con un autista incollato al clacson su un furgoncino omologato per 16 (e caricato con 30..), adesca passeggeri lungo una rotta più o meno definita.
Il centro città, molto vivo il resto della settimana, "chiude" di domenica, ma il mercatino di greenmarket square e il giardino botanico, da cui partì tutto, accolsero SenzAvo e ConAvo.
Verso sera... quale posto migliore per il sunset sull'oceano di Clifton Fourth Beach? Vedere (l'allegato) per credere.
Le fredde correnti atlantiche e la giornata di vento non permettono il bagnetto e la tintarella integrale, ma basterà pazientare un poco o dirigersi sul versante indiano del Capo (work in progress).
La sera ConAvo e SenzAvo furono costretti a cenare da "Col Cacchio!", pizzeria italiana. Beh, diciamo che per la pizza è meglio stare in Italia...

Day 5
Una nuova settimana si affacciò insieme a mille speranze di essere ufficialmente riconosciuti membri portanti della UCT. Ma la burocrazia afrikaan attanagliava ConAvo e SenzAvo: un complicatissimo flow-chart fornito dalla segreteria schematizzava il lungo percorso ancora da effettuare abbattendo i loro facili e prematuri entusiasmi. E vabbuò...
Nel pomeriggio, mentre ConAvo cercò ostinatamente di lavorare destreggiandosi tra un tea-time e una forzata pausa cazzeggio, SenzAvo fece l'Ordinario bagnetto nella piscina dello Spazioso Flat.
Sul far della sera, nonostante gli odori speziati provenienti da cucine di esotici vicini, evvai di nostalgia canaglia: la pasta col broccolo innaffiata da merlot a 15° li riportò ad un'atmosfera da Little Italy.

Day 6
All'università è cominciata la pausa estiva e l'orario ridotto osservato dalla mitica navetta gratuita che conduce da uno Spazioso Flat a caso fin su su all'upper campus, induce SenzAvo e ConAvo ad esplorare nuove fermate, scoprendo l'attiguo quartiere di Mowbray.
ConAvo insisteva imbelle nel suo tentativo lavorativo, ma quando un group meeting nella tea-room venne bruscamente interrotto dal sopraggiungere del golf-time, costrinse SenzAvo a interrompere anch'essa il suo Ordinario bagnetto nella piscina dello Spazioso Flat e insieme provarono l'ebbrezza di colpire 50 palline con la mazza numero 9.
Anche un finlandese (con ex-ragazza di Ivrea..) e l'amica romana di cui sopra vennero coinvolti in una nuova serata nostalgia canaglia: questa volta fu il turno di pennette e zucchine!

alla prossima...

Greetings from CapeTown...