lunedì 6 giugno 2011

Verso Vulcano

Giochi di razze, intrecci di lingue.
Sospesa in una confusione meticcia.
Una Torino che mi suona francese, una Grenoble che mi sa di Africa e Sudafrica.
Una Parigi che mi suona di ovunque.
A volte non capisco dove sono e forse mi piace.
La sensazione di disorientamento instantaneo mi anima.
Poi una parola che vola mi riporta dove sono o dove dovrei pensare di essere.
Forse e' questa la morale del viaggiare?
Vivere in un non-luogo che sa di ovunque, ma ben definito e con un nome a chiamarlo.
Pero' senza limiti e confini.
Essere ovunque, ugualmente
Uno non dimentica il Sudafrica.
Se lo porta dentro, nascosto e innominabile.
E non dimentico nessun luogo toccato e annusato.
Ce li ho tutti qui, a farmi fare confusione.
A pensare di essere altrove, e invece sono QUI, su questo divano, di questa nave, in questo mare, verso un'isola dal nome di fuoco.