mercoledì 14 luglio 2010

pateticamente ... bellissima!

Gracias a la vida, que me ha dado tanto.
Me dio dos luceros, y cuando los abro,
perfecto distingo lo negro del blanco,
y en el alto cielo su fondo estrellado,
y en las multitudes al hombre que yo amo.
Gracias a la vida, que me ha dado tanto.
Me ha dado el odo que, en todo su ancho,
graba noche y da ros y canarios
martillos, turbinas, ladridos, chubascos,
y la voz tan tierna de mi bien amado.
Gracias a la vida, que me ha dado tanto,
me ha dado el sonido y abecedario.
Con l las palabras que pienso y declaro,
"padre,", "amigo," "hermano," y est alumbrando
la ruta del alma del que estoy amando.
Gracias a la vida, que me ha dado tanto.
Me ha dado la marcha de mis pies cansados.
Con ellos anduve ciudades y charcos,
valles y desiertos, montaas y llanos,
y la casa tuya, tu calle y tu patio.
Gracias a la vida que me ha dado tanto
Me dio el corazn, que agita su marco.
Cuando miro el fruto del cerebro humano,
cuando miro al bueno tan lejos del malo.
Cuando miro el fondo de tus ojos claros.
Gracias a la vida que me ha dado tanto.
Me ha dado la risa, me ha dado el llanto.
As yo distingo dicha de quebranto,
todos materiales que forman mi canto,
y el canto de ustedes que es es mismo canto.
y el canto de ustedes que es mi propio canto

Mercedes Sosa

mercoledì 7 luglio 2010

Places 2. Da Theresa

Non ricordo piu’ quando l’abbiamo visto la prima volta, di sicuro in una delle nostre frequenti passeggiate verso il porto di kalk bay (dove si compra il pesce fresco!).
Fatto sta che questo ristorante – un po’ nascosto alla vista - e’ decisamente il nostro preferito.
Proviamo e proviamo e riproviamo nuovi posti e sempre, a fine cena, la frase di rito e’: si ma da theresa e’ piu’ buono..
Ogni volta che telefono per prenotare, mi sento dire puntualmente “remember annalisa, this is an early restaurant..if you come at 8.30 all the people will be gone already and the place will be empty”.
Grazie, e’ proprio quello che desideriamo, rispondo tra me e me.
Godere della cucina e della preparazione dei piatti tutta per noi e la saletta semi-vuota o del tutto vuota, con le vetrate che danno sul balconcino pieno di piante grasse e sulla strada ormai silenziosa. Perfetto!
Theresa e’ una donna dalla risata contagiosa e bella piena di vitalita’. Ha i capelli vaporosi e un vocione divertente..Quando la cucina glielo permette, tira via il grembiulone, si asciuga di fretta le mani e viene fuori in sala, gira per i tavoli chiacchierando con tutti e ti contagia con la sua risata gioiosa.
Come accade in molto altri posti qui a Cape Town, il menu’ e’ sempre abbastanza fisso ma in questo caso ne siamo contenti...lo struzzo e’ buonissimo e la sua insalata con l’avocado e il bacon e’ un cult imperdibile!
E poi c’e’ quel bel micione che girovaga tra i tavoli e di tanto in tanto si viene a fare un’allisciatina vicino alle gambe...(e guarda caso, va sempre verso la persona sbagliata, eh?!): io ci andrei anche solo per quello.
Theresa ha celebrato – inconsapevolmente – tutte le nostre personalissime cerimonie (il primo anno a cape town, quel calcolo che finalmente si trova, compleanni, il primo salto sulla tavola da surf, il ritorno da qualche viaggetto, visitatori che vengono a trovarci e che catapultiamo li direttamente dall’aereo...insomma, ogni scusa e’ buona) perche’ l’atmosfera e’ speciale, con quelle candele e quei colori alle pareti: sembra di stare nel soggiorno di casa tua con un’amica che cucina per te e intanto canticchia allegramente!
Bella Theresa, tu si mi mancherai!!

lunedì 5 luglio 2010

Compratevi la bambolina voodoo


Bevi un bicchiere di sauvignon blanc, un limoncello, fai un sospiro ... e poi scrivi.
E’ uscito il Sudafrica.
E’ uscita l’Italia.
E’ uscito il Ghana.
E’ uscita l’Argentina.
Cosa ci resta ancora?
Germania? Spagna? Olanda?
Uff ... non saprei.
Insomma, speravamo nel miracolo Maradona ma c’ha deluso pure lui e allora pare che sto mondiale, almeno per quanto mi riguarda, si ferma qui. Certo certo, guarderemo ancora le semifinali e poi la finale e saremo li a tifare per chi non si sa ma ci saremo, anche se con un altro spirito, questo e’ certo.
E’ stato molto bello perche’ la citta’ si e’ animata, e’ stato ancor piu’ bello andare allo stadio cosi’ tante volte e farsi una scorpacciata di fuori gioco e calci d’angolo come non ne rivedro’ piu’, vedere l’Italia dal vivo e la bella panza di Maradona, e altri 64000 sugli spalti colorati a suonare le vuvuzela, tamburi e qualsiasi cosa fosse suonabile.
Non abbiamo visto due partite nello stesso posto, quindi abbiamo assaporato ben bene la febbre del mondiale in varie parti della citta’ e con gente diversa ... Insomma, abbiamo fatto il nostro dovere da tifosi e da stranieri e da curiosi.

Ma adesso una domanda ci suona nella testa: ue ma fosse che sto Sudafrica e’ nu poc sfigat?

Bah, sara’ chissa’...in attesa di trovare la bambolina voodoo incriminata e tirar via lo spillone dai colori dell’Italia, c’e’ qualcuno che gia’ pensa ai prossimi mondiali...