giovedì 3 giugno 2010

Se il Sudafrica stesse in Congo

Strano.
Bisogna sempre vivere qualche evento fuori dalla normalita’ per capire quanto diavolo siamo fortunati.
L’evento e’ l’andar via, questa volta...(no, no non sono i mondiali di calcio!).
Gia’ mi dispero se penso che tra non molto lascero’ tutto questo.
Lo so, lo so...
Ho trascorso due anni quasi-interi a lamentarmi, a dirne di tutti i colori su questo Paese e i suoi abitanti, a metterne in luce tutti i difetti e anche di piu’. Mi sono sentita dire di essere iper-critica, di essere razzista (lo ammetto, lo sono, ma sono razzista nei confronti dei bianchi, che e’ ben diverso!), di non capire, che quando mi si sente parlare sembra che odio il Sudafrica e tutti i sudafricani.
E’ vero, non mi sono potuta trattenere e ho dovuto rigettare - scrivendo sul blog, parlando e in qualsiasi altro modo possibile - tutte le mie malinconie, incazzature, etc...ma chi mi conosce veramente e mi guarda in viso mentre parlo del Sudafrica vede (spero, penso) che i miei occhi brillano e che nella mia falsa e oltremodo debole scorza di cinismo sono in realta’ innamorata di questo Paese.
Quello che dico sempre e’: se stesse un po’ piu’ vicino all’Europa...
Se il Sudafrica stesse in Congo ad esempio, tutto sarebbe piu’ semplice.
Meno soldi da spendere per ogni biglietto aereo, meno ore di volo stretti tra scomode poltroncine rimpinzati di cibo (cibo?) disgustoso e tutto il resto appresso.
Ma non e’ cosi’... e decisamente questa enorme lontananza ha dato i suoi frutti, su di me, belli brutti medi..di sicuro avere vissuto delle emozioni “negative” mi ha dato tanta forza che forse non avrei neanche immaginato di avere se avessi continuato a vivere in una situazione piu’ “ovattata”.
Se il Sudafrica stesse in Congo infatti forse ci resterei a vivere. Non per sempre, ma almeno per un po’...

Ha tanti lati positivi, la bellezza della natura ad esempio e’ qualcosa da far girare la testa e questo (dovete passarmelo) l’ho sempre detto in tutti i modi e lo urlo ancora una volta. La gente ... beh non e’ veramente cordiale e amichevole come vuol far credere a primo impatto ma poi piano piano le persone si sono rivelate una sopresa.
Il lavoro non manca.
I tempi per fare qualunque cosa sono dilatati e notavo proprio nei giorni passati che una cosa che non sento piu’ di tanto e’ proprio lo stress da routine matta e disperata a cui siamo abituati in Europa.
etc etc
Ma mi piace soprattutto perche’ mi ha messo in discussione e continua a farlo tutti i giorni. E perche’ mi fa odiare e perche’ mi fa amare. E sono contenta che mi faccia odiare perche’ e’ una bella emozione forte (innocua oltretutto ... nel mio caso per lo meno!) e ne sono entusiasta.
Ho detto che non resterei per sempre... e ci sono vari motivi per cui dico questo.
Ecco uno dei piu’ prepotenti..
Ad esempio, perche’ stando qui credo di avere capito quali sono le cose belle, BELLE, della vita e che quando ce le hai sotto mano e poi le perdi da un giorno all’altro ne soffri. Ad esempio..
L’uomo e’ un animale sociale (chi lo diceva?) e ha bisogno di contatti umani, ha bisogno di abbracci, di amore, di amicizia, di confronto, per tutti e’ cosi’ anche per chi lo nasconde...ha bisogno poi di cultura, di arte, di bellezza non solo paesaggistica ma anche creata dall’uomo stesso per l’uomo stesso perche’ la cultura rende sereni, liberi e apre la mente e rasserena il cuore ed educa e denuncia e diverte e rende piu’ belli fuori e dentro e ci fa crescere.
Qui l’arte ... L’arte e’ cosa da pancia piena e se viene dalla pancia vuota non rasserena l’animo di chi ne fruisce ma lo distrugge lentamente come un tarlo fa col legno: qui per quanto colorata l’arte possa essere, c’e’ sempre un’ombra di estrema tristezza che viene fuori e colpisce come una lancia. O se viene dalle poche pance piene - in un mondo di pance vuote - stride ed e’ fuori luogo, non la senti come arte, ma la percepisci brutalmente come ostentazione di ricchezza da parte di qualcuno che non merita fino in fondo di godere della ricchezza che ha.......
Strano.
In un Paese dove sono tutti ricchi o piu’ o meno ricchi e per lo meno non hanno il problema di sopravvivere tutti i giorni e tutte le notti, non senti la differenza, i ricchi hanno la facolta’ di essere ricchi e di godere delle proprio ricchezze e sono tutti felici e contenti. In un Paese di poveri e ricchi, i ricchi sono stronzi. Sono i cattivi e non meritano cio’ che altrove e’ si considerato futile ma che qui e’ ancora decisamente piu’ inutile.
(Ora mi chiedo: e’ sbagliato desiderare di tornare a fruire della bellezza e della cultura?
Desiderare di non dovere piu’ vedere gente povera in ogni angolo della strada? Desiderare di camminare la sera per strada liberamente?).
Si lo so sto ritornando a buttar fuori tutto il negativo che vedo, ancora una volta ci sono ricascata.
Mah, magari e’ un processo naturale, magari e’ necessario odiare per amare, amare per poi poter ricordare e rimpiangere e cullarci dei nostri bei ricordi, odiare per essere sazi una volta che si vola via e non essere troppo ... infinitamente tristi quando saremo migliaia di chilometri piu’ in la.

Allora faccio finta di odiare per nascondere che amo.

5 commenti:

checca ha detto...

Bella mia, come sempre mi fai venire i brividi..quante volte ne abbiam parlato e quante cose da capire e digerire..a stasera dolcezza,a brindare ai miei 365 giorni in questo paese delle contraddizioni.

carlotta ha detto...

e ci sono ricascata anch'io. a leggere i tuoi racconti e i tuoi pensieri e a farmi venire gli occhi lucidi.

baboo ha detto...

leggevo e riflettevo, io non ti ho sentita mai in odio ma sempre in meravigliosa scoperta, ma io ho sentito solo la versione blogger e invece una chiacchierata a 4occhi avrebbe cambiato la prospettiva.
Ho letto e riflettuto, a volte penso di sentirmi un po nella tua situazione ...o che mi sentiro' nella tua situazione...non sono cosi lontana ma qui è come essere sulla luna e mi mancano sicuramente delle cose che la natura non riempie :)...un bacio

lisa ha detto...

cara emigrante finlandese....
si infatti, anche secondo me stessa (modesto parere!) sono sempre alla scoperta e il resto del (mio) mondo lo sa, come vedo leggendo il tuo commento, e per fortuna.
E' solo che sai, a volte ci sentiamo forse un po' piu' cattivi e vengono fuori parole piu' taglienti, spariamo a zero su tutto e tutti per mille diversi motivi tutti altrettanto plausibili secondo me, perche' essere "emigranti" e' uno status non facile, anche se bellissimo, travolgente e anche se lo scegli tu con tutte le tue forze.

Un abbraccio da polo a polo!

Alchimilla ha detto...

Non ho mai smesso di vedere quei tuoi occhi lucidi e sognanti, nemmeno nei momenti più difficili. Al solito, come dice Francesca, sono sempre brividi quando ti si legge...